Ambrosius Laurentii de Senis

In giorni freddi -anche freddissimi- degli inizi di gennaio,  ho goduto di una visita senza folla a Palazzo pubblico a Siena, tra le domande dei piccoli e la presenza discreta di un gruppetto di studenti americani.

Per me, la sala delle meraviglie resta quella delle allegorie del buono e del cattivo governo, e tra una questione e l’altra dei piccoli, tra un “Wonderful” ed un “Amazing” dei turisti d’oltreoceano, stando seduti lì c’è sempre da pensare…

…Come si vive nella città ben governata?
Si prendono decisioni, si assumono responsabilità, (facendosi guidare dall’intelligente mira verso quei segni d’eccellenza antichi del nostro agire che sono le virtù dette, non a a caso, cardinali), ci si perita di escogitare migliorie nella qualità del vivere, si commercia onestamente, si profonde il dovuto ed il doveroso per il bene della comunità, si coltiva con impegno la campagna.
Ci si ricorda (sempre) che potrebbe anche non essere così, se non si coltivasse il meglio di sé.
E si danza, guai a dimenticarsene.

Ambrosius Laurentii de Senis hic pinxit.

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